mercoledì 15 aprile 2009

Paese ospitale

La cultura è il vero punto di svolta, il canale attraverso il quale passa la possibilità di cambiare sguardo, mutare ottica, prepararsi a un domani migliore, dove saremo migliori noi e dunque il paese. Questo è il circolo virtuoso da innescare. Questa la vera sfida.

L’idea comune è che la cultura sia unicamente fonte di spese, in realtà la cultura non toglie ma produce ricchezza: porta turisti, indotto, guadagni. La cultura rappresenta un investimento in tutti i sensi.

Sviluppare l’idea di un piano di marketing territoriale attraverso le aziende del territorio, favorendo l’uso degli spazi della Reggia per incontri e conferenze, porterebbe a due obiettivi: favorire sponsorizzazioni per attivita’ culturali all’interno del complesso, promuovere attraverso le aziende il territorio e la Reggia anche all’estero.

Nello stesso tempo occorre qualificare e migliorare l’azione promozionale, sostenendo un’immagine del “paese ospitale”, attraverso il miglioraramento della qualità delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e delle aree a destinazione turistiche, attraverso strumenti normativi e finanziari di incentivazione, disponibili a livello provinciale, regionale e nazionale.

L’attenzione deve riguardare anche quei particolari che spesso vengono considerati secondari come la segnaletica, che, ad esempio, dalla tangenziale indichi la Reggia e le manifestazioni programmate in paese.

Occorre puntare su alcuni eventi che da alcuni anni hanno raggiunto una certa maturità come la mostra mercato “Nel Segno del Giglio”, in occasione di questa manifestazione occorre predisporre delle strategie per favorire la permanenza del turista nel paese e nel territorio.
Anche le manifestazioni emergenti come ad es. “Il Galà dal Tortel dols” meritano una forte attenzione perché possono rappresentare veicoli di diffusione di prodotti tipici e di piatti del territorio e di conseguenza rappresentano un motore di turismo.

“Il Festival degli Artisti di Strada” non è solo una rassegna di clown. Alcune città l’hanno fatto diventare un punto di forza del proprio circuito culturale e turistico. Un festival di teatro di strada riempie le strade di arte, inonda il paese di colore, porta stranieri, turismo, curiosi, allegria; diviene un’occasione di socializzazione, di commercio, di confronto. Il teatro di strada è una grande scuola di vita e cultura, è sotto gli occhi di tutti, è gratuito, abbatte qualunque differenza sociale rivolgendosi alla collettività.

Infine la Reggia nel periodo estivo, con i suoi cortili, si presta ad essere un eccellente luogo ove promuovere stagioni concertistiche in accordo con orchestre sinfoniche del territorio.

L’associazionismo, in primis La Pro Loco, può rappresentare una forza determinante nello sviluppo di questi ed altri progetti.

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